domenica 13 gennaio 2013

Sulla "superiorità" dell'Italia

Domenica. Una amico mi passa un link ad un articolo. E la domenica si trasforma da normale giornata di lavoro "personale" in qualcos'altro, qualcosa che mi fa pensare quanto l'italia sia un paese superiore agli altri. Moralmente, culturalmente e con prospettive più ampie. Partiamo dalla domanda iniziale: cosa è una startup? Paul Graham la definisce come segue: "A startup is a company designed to grow fast. Being newly founded does not in itself make a company a startup. Nor is it necessary for a startup to work on technology, or take venture funding, or have some sort of "exit." The only essential thing is growth. Everything else we associate with startups follows from growth". Non si parla di composizione, reddito, valori vari. Ma lui è anglosassone, e che ne sanno gli anglosassoni di startup? L'italica versione è molto più precisa e prevede aspetti fondamentali e caratterizzanti, perchè siamo italiani e non vogliamo fare le cose in modo così grezzo come gli altri. Noi siamo eleganti. E quindi nella startup ci deve essere almeno un membro del team con dottorato o che abbia lavorato in un centro di ricerca. Giusto. Questo per evitare che quei fricchettoni dei makers possano rompere le scatole a questi processi seri e complessi come quelli della creazione di impresa. Quelle stupidate come le stampanti 3D le andassero a fare all'estero, qui in Italia c'è chi fa lavoro vero. E nella startup deve esserci un brevetto. Così quello che fa è protetto, giusto. E visto che in europa il software non è brevettabile, anche quegli altri fricchettoni degli hacker e programmatori sono fuori dai giochi. Così anche loro se ne vanno, perchè a noi sta roba virtuale mica ci piace. Siamo italici, noi. Mentre gli altri andavano a prender bacche, noi si assassinava Cesare. E comunque i programmatori puzzano, quindi meglio così. Che ci resta? Delle sane aziende che abbiano meno di 5 milioni di fatturato e meno di 4 anni. E che gli si da? Una vigorosa pacca sulle spalle e 400€ di esenzioni da bolli e simili amenità. Sano spirito famigliare, 400€ poteva darli la nonna qualche anno fa, ma ora che le si è abbassata la pensione lo fa lo stato. Giusto. Perchè alla fine sono i soldi che la nonna darebbe al nipotino tanto intelligente che sa fare cose strane e incomprensibili e che sta tutto il tempo al computer. Starà giocando, chissà. Perchè quelle cose freak e anglosassoni come Venture Capital, Seed Capital e altro mica servono davvero. Gli angel investor? E chi ne ha bisogno? Noi si ha sane banche che, si sa, offrono soldi in prestito a chi non ne ha davvero bisogno. Ma lo fanno con amore. Mica queste storie delle exit strategy. E l'esperienza dgli Angel Investor nel consiglio di amministrazione? Oh ragazzi, siamo pazzi? Qui si danno 400€ e bona lì. Un mese e mezzo di gelati a testa per un gruppo di 4 persone, scherziamo?

[Se non fosse chiaro, si prega di leggere il post con un tono amaro e ironico. L'amarezza di vedere due elementi caratterizzanti delle startup a livello internazionale non solo ignorati ma anche irrisi mi fa venire la nausea. Perchè c'è talmente tanto distacco dalla realtà, talmente tanto delirio, che mi chiedo con che coraggio si utilizzano certe parole. Startup. Perchè il brevetto? Per le farmaceutiche? Per il biotech? Lo fanno già e hanno bisogno di ben più di 400€ di aiuto. Perchè il membro con PhD? Se ci devono essere tutti quei vincoli, e per un soldo di cacio fra l'altro, non so quante giovani piccole imprese usufruiranno di questa sovvenzione. Sinceramente credo poche. E tristemente mi immagino la discussione:
Politico 1: "cheppalle ste startup. Come facciamo a fare qualcosa che ce dia la giusta visibilità e che il popolino sia contento e ce voti alle elezioni?"
Politico 2: "esenzione dalle tasse?"
Politico 1: "ma che scherzi? mica possiamo fare che la gente poi usa davvero sta cosa. Non hai sentito prima? Quando si è detto che è solo na cosa formale?"
Politico 2: "ah scusate, boh che so, je diamo 100€ e un attestato?"
Politico 3: "l'attestato è impegnativo, scripta manent. i 100€ chi ce li mette?"
Politico 1: "io c'ho solo un pezzo da 500, nun se po fa."
Politico 4: "e se je diamo l'esenzione dei bolli? tanto che ce frega, so 400-500€, se c'hanno bisogno de soldi je famo un favore anche se nun fa la differenza veramente, se nun ce n'hanno bisogno nun je ne frega niente e nun ce chiedono sta cosa."
Politico 2: "mmm... se po fa se po fa, ma non è che poi tutti ce chiedono..."
Politico 4: "nono, nun te preoccupa... mettiamo dei limiti dementi così siamo sicuri che le startup facili da fare nun possono accedere, tipo che so... brevetto, che in europa nun se po fa sul software, e... boh... dottorato, così devono andare a elemosinà qualche contratto alle università e ce levano dalle palle tutti quei ricercatori che nun sappiamo che farcene... E così zac!"
Politico 2: "bello bello! due piccioni con una fava"
Politico 1: "anzi, manco con quella... e noi ce famo un figurone!!! già me vedo la stampa!!! 'Il New Deal all'italiana: le startup in Italia sono una realtà grazie a {{Politico 1}}!"]

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